TEMPERATURA E ANIDRIDE CARBONICA

"L'Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite (IPCC) ha reso pubblico che nel 2005 la temperatura del pianeta Terra è aumentata di 0,74 °C durante gli ultimi 100 anni, implicando la causa di questo incremento alle concentrazioni di gas serra antropogenici. In particolar modo si tratterebbe di emissioni globali dei gas serra cresciute, dal periodo pre-industriale, con un incremento del 70% tra il 1970 e il 2004.
Si tratta di una tesi sostenuta da oltre trenta associazioni scientifiche internazionali, incluse le accademie scientifiche dei paesi del G8. Nel 2007 anche l'associazione dei geologi petroliferi americani ha riconosciuto l'influenza umana sui recenti cambiamenti climatici, dichiarando:
Nel secolo scorso, la crescita della popolazione umana ha aumentato il consumo energetico. Questo ha contribuito ad aumentare l'anidride carbonica (CO2) e altri gas nell'atmosfera. Anche se l'adesione dell'AAPG [American Association of Petroleum Geologists, ndr] è divisa sul grado di influenza che la CO2 di origine antropica ha avuto di recente e  del potenziale aumento della temperatura globale, AAPG ritiene che l'espansione della ricerca scientifica sul clima nei controlli di base sul clima sia importante.
[Immagine da riscaldamentoglobale.it]
Il grafico mostra la relazione diretta tra la temperatura e l'anidride carbonica, che è stata resa nota attraverso l'effettuazione di trivellazioni nei ghiacci antartici: le temperature andrebbero di pari passo all'aumento dell'anidride carbonica, le cui emissioni crescono a partire dalla Rivoluzione Industriale.

Come sostiene Emilio Martines dell'Istituto Gas Ionizzati del CNR di Padova, nonostante alcune voci dissenzienti, è ormai assodato che la ragione del progressivo riscaldamento del pianeta risiede nell'opera dell'uomo.
Attraverso l'immissione nell'atmosfera di certi gas, il principale dei quali è l'anidride carbonica, l'uomo ha incrementato il cosiddetto effetto serra, che consente alla radiazione solare di raggiungere la superficie terrestre, ma ne ostacola parzialmente la riemissione verso lo spazio, comportandosi proprio come i vetri di una serra. L'opera dell'uomo sta rendendo questi "vetri" sempre più efficaci.
[Immagine da quimeteo.it]
Oltre alla CO2, che viene prodotta in tutti i processi di combustione, altri gas-serra sono il metano, prodotto in grandi quantità nell'allevamento del bestiame (gas intestinali) e nella fermentazione delle sostanze organiche (ad esempio quando la componente umida dei rifiuti finisce in discarica), l'ossido nitroso (prodotto in agricoltura in seguito all'uso intensivo di fertilizzanti azotati, nonché nelle marmitte catalitiche delle automobili) e vari gas usati nell'industria, specialmente nella produzione di frigoriferi e condizionatori.

L'INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHANGE (IPCC) E I RAPPORTI DI VALUTAZIONE

L’IPCC è un organo intergovernativo (e non di ricerca diretta), istituito nel 1988, aperto a tutti i Paesi membri della World Meteorological Organization (WMO) e dello United Nations Environment Programme (UNEP), allo scopo di fornire ai decisori politici una valutazione scientifica della letteratura tecnico-scientifica e socio-economica disponibile in materia di cambiamenti climatici, impatti, adattamento, mitigazione.
Negli anni si è occupata di stilare dei rapporti di valutazione, che sono valutazioni esaustive ed aggiornate dell’informazione scientifica, tecnica e socio-economica rilevante a livello politico per capire i cambiamenti climatici indotti dall’uomo, i potenziali impatti dei cambiamenti climatici e le opzioni di mitigazione ed adattamento.
Ad oggi si possono contare quattro rapporti (1990, 1995, 2001 e 2007) e il quinto, che terrà in considerazione i recenti sviluppi scientifici e politici e sarà organizzato in base ad un insieme revisionato di scenari climatici, socio-economici e ambientali, dovrebbe essere ultimato nel 2014.
Il rapporto del 2001 passò alla storia per la famosa "hockey sticks", la mazza da hockey, il grafico elaborato da Mann, Bradley e Hughes nel 1998, che mostra in maniera inequivocabile che il XX secolo è il più caldo di tutto l'ultimo millennio. E quindi conseguentemente il riscaldamento globale è da imputare in massima misura all'uomo e alle emissioni di CO2 nell'atmosfera.
Se prima del 1850 le temperature sono state pressoché stazionarie, allora non vi sono dubbi che l'industrializzazione selvaggia della Seconda Rivoluzione Industriale è la causa del repentino e pesante riscaldamento della Terra.
Sopra il grafico originale dell'IPCC.
Questo posizione fu fortemente criticata dopo la sua pubblicazione e molti studiosi si sono dimostrati contrari (vedi sezione "La controversia: cause naturali"). Il grafico corretto, secondo questi scienziati, sarebbe il secondo, che include tutti i dati rilevati e non quelli appositamente "scelti".
Fonte: nocapandtrade.us
Grazie al Centro Europeo Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, è disponibile una traduzione italiana del Quarto Rapporto di Valutazione.
Ciò che emerge in maniera rilevante è che
I cambiamenti nell’atmosfera delle quantità di gas e aerosol ad effetto serra, della radiazione solare e delle proprietà della superficie terrestre alterano il bilancio energetico del sistema climatico. Questi cambiamenti sono espressi in termini di forzante radiativo [ossia una misura dell’influenza che un fattore ha nell’alterare il bilancio di energia in entrata e in uscita nel sistema Terra-atmosfera], che viene usato per valutare come i fattori antropici e naturali influenzino la tendenza al riscaldamento o al raffreddamento del clima globale.
[Immagine da robertoinsoliascienza.wordpress.com]
Il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile, come è ora evidente dalle osservazioni dell’aumento delle temperature medie globali dell’aria e delle temperature degli oceani, dello scioglimento diffuso di neve e ghiaccio e dell’innalzamento del livello del mare medio globale.
[Fonte IPCC]
La maggior parte dell’aumento osservato delle temperature medie globali dalla metà del XX secolo, è  molto probabilmente dovuta all'aumento osservato delle concentrazioni di gas serra di origine antropica. [...] Le proiezioni per i prossimi due decenni indicano un riscaldamento di circa 0.2 °C per decennio.
[Immagine da ecologiae.com]
Anche se le concentrazioni di gas serra venissero stabilizzate, il riscaldamento antropogenico e l’innalzamento del livello del mare continuerebbero per secoli a causa delle scale temporali associate ai processi climatici e ai feedback.

IL RISCALDAMENTO GLOBALE VISTO DAGLI OCEANI

Guardando al riscaldamento globale, non bisogna fare solo riferimento all'atmosfera ma anche agli oceani, e sono molti gli scienziati che sostengono questa posizione.
Nello specifico esiste un gruppo di studiosi, con quartier generale in una montagna vicino a Francoforte in Germania, che studia la topografia degli oceani grazie ai satelliti, l'ultimo costruito è Jason 2.
[Immagine da noaanews.noaa.gov]
Si tratta di un satellite molto preciso che, con un'approssimazione di soli 34 mm, funziona come un
Radar, che invia un impulso sulla superficie terrestre, rimandandolo sull'antenna del satellite. In questo modo si può conoscere la distanza tra il mare e Jason 2. Bisogna fare la media tra milioni di misurazioni per ottenere una misura vicina a quella reale .(Francois Parisot, Jason 2 project manager, EUMETSAT, che monitora il tempo e il clima dallo spazio).
Quello che è emerso dalle misurazioni (cominciate dai primi anni Novanta) è che il livello degli oceani in alcune parti del mondo cresce ad una velocità di 30 mm all'anno, contro la media normale di 3 mm.
Esistono due fattori che determinano per il 50% l'aumento degli oceani:
  1. Espansione termica dell'oceano con l'aumento delle temperature
  2. L'arrivo di acqua dolce dai ghiacciai che si sciolgono
Infatti, come sostiene Anny Cazenave (Senior scientist, LEGOS CNES, che ha collaborato alla stesura del rapporto dell'IPCC), se anche il riscaldamento globale si fermasse oggi, il calore già immagazzinato negli ultimi decenni continuerebbe a far aumentare il livello dei mari a causa dell'espansione termica.

Il video del servizio.

LA "SCOMODA VERITA'" DI AL GORE

"Una scomoda verità" (An Inconvenient Truth) è un film-documentario, diretto da Davis Guggenheim, riguardante il problema mondiale del riscaldamento globale, e avente come protagonista l'ex vicepresidente degli Stati Uniti d'America, Al Gore.
L'impegno di Gore nei confronti del riscaldamento globale si sviluppa durante gli anni come parte della sua campagna di informazione sui cambiamenti climatici.
Attraverso una presentazione diffusa in tutto il mondo, egli riesamina la posizione degli scienziati, discute le implicazioni politiche ed economiche della catastrofe, e illustra le probabili conseguenze del riscaldamento del pianeta se non si interverrà immediatamente e a livello globale per ridurre le emissioni di gas serra.

[Immagine da itcfodera.it ]
Nel suo film documentario Gore dedica particolare attenzione alle implicazioni del riscaldamento globale, come la ritirata dei ghiacciai, mostrata attraverso una serie di foto scattate in anni diversi, dell'aumento delle grosse precipitazioni e le conseguenti catastrofi, dell'innalzamento dei mari, della grossa siccità nei paesi più caldi (vedi sezione "Conseguenze e rischi").
Al Gore è polemico anche con i mass media, che spesso credono che sia possibile cambiare la realtà e guidare l'opinione pubblica, piuttosto che avere l'obiettivo di rivelare la verità.
Egli mostra come tutti gli articoli scientifici concordino che sia in atto un cambiamento climatico e che solo lo 0,1% è di opinione diversa, mentre se questa percentuale si rivolge ai media appare come il 53% di essi mostri che niente sta cambiando e che i fenomeni attuali sono solo occasionali.
Questa è la verità negata e nascosta da quei media pilotati dalle lobby e dalla politica che non fanno che creare confusione.


Video tratto da "Una scomoda verità" di Al Gore
Critiche.
Il lavoro di Al Gore ha sicuramente scosso molto l'opinione pubblica, sia nel bene che nel male.
Tuttavia sono molti gli scienziati che contano errori o esagerazioni nel suo documentario.
Nell'editoriale del 26 giugno 2006 del Wall Street Journal, il prof. Richard S. Lindzen del MIT critica il film di Gore e mette in dubbio quanto da lui affermato.
Un giudice dell'Alta Corte inglese ha stabilito che il film An Inconvenient Truth è «largamente accurato», ma «in un contesto di allarmismo ed esagerazione».
Vengono inoltre evidenziate presunte incongruenze scientifiche, rilevando 9 principali errori commessi nel giungere ad alcune conclusioni.

IL PROTOCOLLO DI KYOTO

Il protocollo di Kyoto, adottato l’11 dicembre 1997 e che fa seguito alla convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, è uno dei più importanti strumenti giuridici internazionali volti a combattere i cambiamenti climatici. Esso contiene gli impegni dei paesi industrializzati a ridurre le emissioni di alcuni gas ad effetto serra, responsabili del riscaldamento del pianeta.

La Comunità europea ha firmato il protocollo il 29 aprile 1998.
Nel dicembre 2001, il Consiglio europeo di Laeken ha confermato che era volontà dell'Unione che il Protocollo di Kyoto entrasse in vigore prima del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg (26 agosto - 4 settembre 2002). Per raggiungere questo obiettivo, la presente decisione approva il protocollo a nome della Comunità. Gli Stati membri si sono impegnati a depositare i loro strumenti di ratifica contemporaneamente alla Comunità e, per quanto possibile, prima del 1° giugno 2002.

Il protocollo di Kyoto concerne le emissioni di sei gas ad effetto serra:
  • biossido di carbonio (CO2);
  • metano (CH4);
  • protossido di azoto (N2O);
  • idrofluorocarburi (HFC);
  • perfluorocarburi (PFC);
  • esafluoro di zolfo (SF6).
Esso rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il riscaldamento planetario perché contiene obiettivi vincolanti e quantificati di limitazione e riduzione dei gas ad effetto serra. Si trattava di un impegno collettivo a ridurre le loro emissioni di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990 nel periodo 2008-2012.

L’Unione europea ha ratificato il protocollo di Kyoto il 31 maggio 2002. Il protocollo è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica della Russia. Vari paesi industrializzati non hanno voluto ratificare il protocollo, tra cui gli Stati Uniti e l’Australia.
Fonte: wikipedia.org
Maggiori dettagli qui.
In Italia la "Ratifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fatto a Kyoto l' 11 dicembre 1997" è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 142 del 19 giugno 2002.

Fonte: http://europa.eu